Horror games: “The Cat Lady” – Recensione

Written by Chiara Volponi

Dicembre 14, 2021

Per la rubrica “Horror Games” oggi parliamo di The cat lady, videogioco psicologico in stile anni 90

 

The Cat Lady recenisone – “It feels like all I want is to die… but I have to live.”

 

A quasi 10 anni dalla sua uscita, il gioco di cui parleremo oggi è The Cat Lady, un titolo di Harvester Games uscito per la prima volta su Steam a dicembre del 2012. Un gioco non particolarmente famoso oggi, ma sicuramente una perla che vale la pena provare.
The Cat Lady è un horror psicologico in stile avventura grafica anni ‘90 dal gameplay molto semplice, bei personaggi, un fantastico comparto artistico e numerosi colpi di scena. 

La storia si apre col suicidio (per ingerimento di dosi massicce di farmaci) della nostra protagonista: Susan Ashworth, una donna sulla 40ina afflitta da una forte depressione e conosciuta all’interno del suo quartiere come “The Cat Lady”. Dopo la sua morte Susan si risveglia in un campo desolato, sola, con l’unica memoria di essersi tolta la vita qualche minuto prima. Dopo aver vagato per un campo deserto trova una piccola dimora al cui interno vive una sinistra donna anziana. Quest’ultima spiega a Susan il perché della sua “non-morte” e le dona un potere non da poco: l’immortalità. Questo dono le viene dato però per uno specifico scopo: quello di eliminare 5 parassiti (più vicini a Susan di quel che immagina) nel mondo dei vivi.
Susan, che credeva di aver definitivamente scelto il suo destino poco prima, non aveva idea del bizzarro risvolto che avrebbe preso la sua morte e dapprima si trova titubante nell’accettare. Tuttavia, ben presto capisce che non ha altra scelta se non quella di rassegnarsi e piegarsi al volere dell’anziana.
Al suo (vero) risveglio, questa volta Susan si trova all’interno di una clinica psichiatrica, dove viene informata da un’infermiera che sua “figlia” l’ha salvata portandola lì. Per Susan – che è sicura di non avere una figlia – la notizia suona un po’ strana, ma decide tuttavia di riprendersi e di iniziare la sua missione nel mondo dei vivi.
Durante il corso della storia, Susan fa la conoscenza di Mitzi Hunt, una giovane donna malata di tumore – nonché colei che si era spacciata per sua figlia per salvarla – e insieme si uniscono nel tentativo di eliminare assieme i 5 soggetti.
Le due protagoniste sono due figure che hanno avuto molto a che fare con il concetto di morte. Susan sa benissimo cosa si prova, visto il prologo della storia, mentre Mitzi sa benissimo che quel momento presto arriverà, tuttavia lotta per provare a far del bene (e per vendetta personale) in quel frangente di vita che le rimane.


Per quanto riguarda il gameplay, The Cat Lady riprende lo stile delle vecchie avventure grafiche stampo anni ‘90 con una scorrimento orizzontale e pochi tasti per interagire con gli oggetti presenti su schermo, in modo da combinarli e usarli. Il giocatore può effettuare diverse scelte narrative all’interno della storia. L’immortalità (seppur parziale) è una meccanica di gameplay molto interessante poiché permette al giocatore di osare e di non avere paura di perdere o morire (almeno per quanto riguarda Susan). Pur avendo l’obiettivo di uccidere, all’interno del gioco non sono presenti molti momenti di frenesia. Il gameplay varia da momenti molto meditativi e investigativi a momenti di puro delirio onirico dove la follia e la violenza prendono il sopravvento.


Uno degli elementi più interessanti di The Cat Lady è sicuramente il comparto artistico. Seppur il gioco vanti solo una decina di personaggi principali all’interno della storia, la maggior parte di essi presenta una personalità unica e un background non da poco. Le stesse protagoniste: Susan e Mitzi sono due personaggi molto profondi, che prendono il concetto di vita in maniera del tutto differente. Gli psicopatici e le proprie vittime giocano un ruolo fondamentale all’interno della profondità narrativa, lanciando interessanti spunti di riflessione (e di terrore). Immagini e animazioni (seppur oggi un po’ datate) risultano sicuramente originali per il tipo di gioco, un genere poco comune tra le uscite degli ultimi anni. Bellissimi i fondali, le espressioni e i dettagli di alcune scene veramente ben piazzati all’interno degli scenari.

Di contro, sicuramente The Cat Lady va preso un po’ con le pinze al giorno d’oggi.
Come specificato nell’introduzione, il gioco si avvicina ai suoi 10 anni e già quando uscì tecnicamente non era una vera e propria eccellenza. Oltre a non innovare particolarmente un genere parecchio datato, The Cat Lady è un po’ restrittivo dal punto di vista di gameplay perché a differenza di altre avventure grafiche anche di anni prima, obbliga una linearità un po’ troppo soffocante alle volte, con scelte obbligatorie e salti temporali che permettono poca libertà di gioco.

Per concludere, The Cat Lady è un interessante titolo per i fan dell’horror, lentamente costruito dai toni freddi, grotteschi e macabri. Adatto sicuramente a chi predilige gameplay dai ritmi pacati e non troppo rapidi, e per chi vuole godersi un horror psicologico dalla narrazione solida,  ben strutturata e piena di colpi di scena. Al giorno d’oggi per di più è possibile acquistarlo a un prezzo veramente basso (si parla di pochi euro)  e a quel prezzo vale sicuramente la pena dargli un’occhiata!

Fabio Valere

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