
Per la rubrica in collaborazione con la piattaforma streaming horror HODTV oggi proponiamo la recensione di Patient Seven, presente in catalogo su https://hnet/?idProdt=WH96Pv.
Patient seven recensione: Patient Seven è un lungometraggio del 2016 diretto da Danny Draven e Paul Davis, è prodotto da Joe Dain, Miles Fineburg e Jim Klock.
L’horror a tematica paranormale, è incentrato sulla selezione di 6 pazienti con malattie mentali gravi e pericolose da parte di un famoso psichiatra. Gli orrori commessi precedentemente dai pazienti, ben presto iniziano a manifestarsi e l’atmosfera dell’ospedale si condisce di terrore e mistero.
Michael Ironside (Scanners) è il Dott. Marcus, noto psichiatra dello Spring Valley Mental Hospital, che ha selezionato 6 pazienti mentalmente molto instabili e pericolosi per intervistarli come parte della ricerca per il suo nuovo libro.
Mentre il Dott. Marcus incontra ogni paziente, ad uno ad uno gli orrori che hanno commesso cominciano a venire a galla. Tuttavia, il dottore scopre presto che c’è un paziente che gli è stato tenuto nascosto dall’amministratore dell’ospedale, il Patient Seven, per l’appunto.
Il film si apre con una sequenza anticipatoria che verrà poi protratta per tutto il film e sviluppata attraverso le sette sequenze, ognuna delle quali con una regia differente.
Gli episodi vengono rappresentati sotto forma di brevi cortometraggi, in cui la separazione tra gli uni e gli altri non è così netta ed anzi, ciascuna sezione va a completare una sequenza di un insieme più grande, sempre magistralmente retta dalla prova attoriale di Ironside, con uno stile narrativo che è intrigante ma molto chiaro e fruibile dagli spettatori.Durante il corso del lungometraggio inciampiamo, come abbiamo dichiarato all’inizio della recensione, in diversi tropi dell’orrore, suddivisi tra i vari episodi, che rendono il prodotto sicuramente unico e versatile.
Il cast è giovane, ma conta prove discrete da parte dei diversi protagonisti (ricordiamo anche Alfie Allen, noto per Game of Thrones) , aiutati anche da una fotografia sempre allettante e degli effetti speciali che reggono bene la trama.
Nel complesso l’esperimento è sicuramente ben riuscito ed anche se i guizzi di terrore puro non sono molti, la sua originalità e le performances sono da promuovere a pieni voti.
QUI la nostra ultima recensione!