
Per la rubrica in collaborazione con la piattaforma streaming horror HODTV oggi proponiamo la recensione di Paper Wasps, presente in catalogo su https://hnet/?idProdt=WH96Pv.
Paper Wasps è un mediometraggio del 2017 diretto da Paul Moore.
La trama ruota intorno alla presunta possessione demoniaca di Christine, una ragazza di 16 anni, a seguito di una gita nei boschi.
Il film si struttura come un’indagine a posteriori su quanto successo: Claire, la madre di Christine, che ha anche un figlio piccolo, è in contatto con Padre Daniel, un prete cattolico, e spera nella possibilità di praticare un esorcismo che liberi la figlia dalla presenza che si è impossessata di lei. Padre Daniel, dal canto suo, è un uomo razionale e riflessivo: sa bene quanto sia difficile prendere questa strada, e nonostante sia convinto della gravità delle condizioni di Christine, cerca di convincere la madre a rivolgersi ad un medico per curare la figlia. Claire però, è certa che non ci sia una spiegazione scientifica per quanto sta succedendo a Christine.
La ragazza, infatti, che vediamo poco dopo insieme a padre Daniel, ricorda a tutti gli effetti la sua celebre coetanea Regan, protagonista de L’Esorcista: Claire l’ha rinchiusa nello scantinato e legata al letto, per paura che, oltre a se stessa, possa fare del male anche al fratellino Isaac. Ma nonostante le apparenze Christine sembra piuttosto mansueta, anche se del tutto ridotta ad una condizione di possessione: infatti non alterna momenti di lucidità ad altri di follia. I suoi occhi rimangono vacui e bianchi.
Protagonista di questa prima parte del film è padre Daniel, che investiga su cosa è successo a Christine. Tra le foto scattate e salvate sulla sua macchina fotografica di Christine durante la gita nel bosco, il prete trova quella di una lapide con delle iscrizioni runiche e di un’ombra che sembra scagliarsi contro l’obiettivo della fotocamera. Daniel compie così una ricerca su internet che – piuttosto didascalicamente quanto sbrigativamente – lo informa delle leggende a proposito di misteriose creature che possono celarsi nel bosco e nel cimitero; il giorno dopo Daniel decide di andare di persona a visitare il posto fotografato: una volta lì, scopre il mistero che si cela dietro la trasformazione ‘demoniaca’ di Christine.
Nel frattempo, parallelamente alla scoperta di Daniel, Christine diventa realmente pericolosa, e Claire deve cercare di salvare se stessa e Isaac. Inutili i tentativi del prete di metterla in guardia: inizia una lotta per la sopravvivenza che riserva anche qualche jumpscare, e che porterà la donna nel bosco, dove anche lei finalmente scoprirà quanto accaduto a Christine…
Paper Wasps è un film con una buona regia, così come recitazione e fotografia, ma quello che manca sono una storia e una sceneggiatura originali. Infatti, seppur non ci siano grosse lacune narrative e la storia si regga sulle sue gambe, manca qualcosa che provochi il coinvolgimento dello spettatore: le dinamiche relative a quanto accaduto nel bosco non vengono approfondite, ma solo mostrate come spiegazione, e questo fa sì che perdano il loro elemento di fascino e suggestione; allo stesso tempo, Moore, regista e sceneggiatore, non accentua né l’elemento thriller né quello horror, lasciando che il suo lavoro rimanga in bilico tra i due generi, indeciso su quale strada prendere. Probabilmente alcune delle pecche del film sarebbero potute essere risolte con la scelta di un lungometraggio, invece di un medio, che avrebbe potuto ampliare e approfondire alcune dinamiche, ma, così, il film sembra un lungometraggio accorciato. Nonostante questo, rimane sicuramente un prodotto godibile per una breve incursione nel mondo del paranormale.