
Per la rubrica in collaborazione con la piattaforma streaming horror HODTV oggi proponiamo la recensione di Leila, presente in catalogo su https://hodtv.net/?idPr=WH96P
Leila recensione – Quello che ti porta il dubbio e l’ossessione
Paul e Leila sembrano avere tutto dalla vita. Una splendida casa nel centro urbano londinese, due amorevoli figli, Harry e Amy, e una devozione alla famiglia che li rende una coppia perfetta e indivisibile.
Purtroppo questo apparente idillio è destinato a incrinarsi drasticamente. Paul inizia a notare qualcosa di strano e sospetto nel comportamento di Leila, come sue assenze improvvise giustificate con delle scuse che trovano poco o nessun riscontro con la realtà e la comparsa di alcuni messaggi nel suo cellulare provenienti da un misterioso mittente. Questi fatti fanno nascere in lui il sospetto che sua moglie potrebbe avere una relazione extraconiugale alle sue spalle.
Il sospetto di un possibile tradimento da parte della propria moglie, spingerà il Paul a intraprendere delle azioni drastiche, che non solo creeranno una forte tensione all’interno della coppia, ma riveleranno un lato dei coniugi in grado di distruggere completamente la loro famiglia e tutto ciò che hanno faticosamente costruito insieme.
Leila è scritto e diretto dal regista inglese Lesley Manning nel 2011 e vincitore del prestigioso premio cinematografico indipendente SoHo International Film Festival come Miglior presentazione internazionale. Il film è un thriller emozionante capace di mostrare allo spettatore un’osservazione attenta degli aspetti più oscuri della fine di una relazione e delle sue terribili conseguenze.
Con l’utilizzo di una ripresa naturale e ben focalizzata sulle azioni dei personaggi all’interno del loro contesto narrativo e la recitazione semplice ma realistica, il film trasmette al pubblico come il dubbio e il sospetto possano distruggere un rapporto basato sulla complicità e l’amore, trasformando l’amore in un’ossessione destinata a corrompere tutto ciò che tocca e vede.
Osservare i messaggi per vedere chi sta chiamando, dormire in camere separate, mettere in dubbio presenza di determinati oggetti in specifiche zone della casa… Il film illustra la progressiva dissoluzione di una relazione causata da un tradimento, o presunto tale, in modo conciso e naturale, permettendo allo spettatore di percepire in prima persona la tensione emotiva.
Anche lo sviluppo degli eventi narrativi e della rappresentazione del punto di vista dei personaggi riescono a rendere Leila un film originale e ben costruito, in quanto lo spettatore è inizialmente portato a credere che Paul potrebbe essere la tipica reincarnazione del personaggio maschile reso folle dall’ossessione e dal dubbio.
Ma grazie a una sapiente ribaltamento delle aspettative e di alternazioni di punti di vista dei personaggi, il pubblico inizia scoprire un lato del personaggio di Leila, interpretato da Chloë Annett, che nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere, mettendo in dubbio il ruolo di possibile fedifraga, creando un’alternativa narrativa originale in grado di evitare un cliché ampiamente abusato nei film di genere Thriller.
Nonostante queste buone premesse, l’unico difetto è il fatto che viene dedicato poco spazio all’approfondimento dei personaggi secondari, in particolare i figli della coppia, i quali potevano fornire maggiori elementi di caratterizzazione e sviluppo degli eventi narrativi conferendo maggiore potenza emotiva per gli argomenti trattati.
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