
Per la rubrica in collaborazione con la piattaforma streaming horror HODTV oggi proponiamo la recensione di Ghost Stories: Unmasking the dead, presente in catalogo su https://hodtv.net/?idPr=WH96P
HODTV Ghost Stories 2 – Oggi, per la nostra rubrica in collaborazione con HODTV, proseguiamo con il secondo capitolo della saga Ghost stories: Unmasking the dead, che troviamo sulla piattaforma in lingua originale, sottotitolato in svariate lingue.
Prodotto nel 2008 dalla Vizmo films, a regia di Dan T. Hall, l’horror-documentario ha come fil rouge una vera e propria indagine su alcuni dei luoghi più caldi del panorama delle Haunted Houses americane.
Il primo frame è dedicato anche in questa pellicola al warning che ci accompagnerà, come vedremo, per tutta la trilogia.
La lunga intro ed i titoli di testa sono una sequenza di immagini rapide, distorte, incerte di luoghi ed ombre, con in sottofondo il main theme della Serie.
Ospite speciale del lungometraggio anche Michael Jones, attore pluripremiato del film Il sesto senso, che accompagnerà Hall e la troupe attraverso gli scenari di Cliff House.
Come nel primo capitolo della saga, è possibile apprezzare diverse location a stelle e strisce del soprannaturale, dalla Whisper Estate di Indianapolis, al Wayne County Historical Museum di Richmond, maledetto da una entità proveniente dall’antico egitto.
E’ proprio dal gotico simbolo della San Francisco infestata che il viaggio nel paranormale prende nuovamente forma, anche grazie alla partecipazione di Medium, esperti del paranormale e testimoni degli eventi, con un grandissimo uso degli evp, la cui qualità e quantità è decisamente più alta che nel primo capitolo.
La voce narrante, quella di Sarah Mynett, è in grado di trasportare e guidare lo spettatore con linearità e semplicità, ponendo domande che vanno a toccare misteri insondati della vita e dell’esistenza dell’uomo.
Format conforme al primo episodio, Ghost stories si riconferma un titolo piacevole, accattivante, che senza troppe pretese riesce a mettere in discussione le certezze anche dei più scettici, avvalendosi di una regia diretta, senza fronzoli, che mette in primo piano il paranormale e l’inconscio umano in ogni sua sfaccettatura.
Michelle Bianchetti
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