
Per la rubrica in collaborazione con la piattaforma streaming horror HODTV oggi proponiamo la recensione di Dementia, presente in catalogo su https://hodtv.net/?idPr=WH96P
Dementia, film del 2015, distribuito da IFC Midnight, proposto sul sito in lingua italiana. Horror che segna il debutto del regista Michael Testin. Tratta di un anziano soldato malato che vive con una infermiera a domicilio che nasconde un oscuro segreto.
Dopo un rapidissimo prologo ambientato nel 1974 in Vietnam, lo spettatore è catapultato nella conoscenza di George, un burbero eroe di guerra che non esita a puntare il fucile contro alcuni bulletti del quartiere. Mentre tenta di aiutare il bambino che ha “salvato”, viene colpito da un ictus che termina in una diagnosi di demenza. L’attore Gene Jones si esibisce per tutto il corso del lungometraggio una prova attoriale che, finale un po’ incerto a parte, è molto convincente, con picchi di brivido davvero ben riusciti.
A seguito di una rapida degenza, il figlio Jerry (Peter Cilella) e la nipote Shelby (Hassie Anderson) decidono che per lui sia meglio entrare in una casa di riposo. Ma l’intervento provvidenziale di Michelle (Kristina Klebe), infermiera a domicilio, propone i suoi servizi come più economici di una residenza per anziani e viene immediatamente ingaggiata per trattare il paziente che da subito si dimostra poco collaborativo.
Le facoltà mentali di George si deteriorano rapidamente, non riconosce ed attacca verbalmente la nipote, si perde in ricordi e visioni. Una mattina si sveglia ricoperto di sangue non suo. Ma sta davvero impazzendo o è piuttosto colpa dell’infermiera, troppo ansiosa di usare su di lui siringhe ricolme di farmaci e tranquillanti?
Lo screenplay lascia alcuni piccoli buchi di trama e incertezze che culminano in un finale abbastanza scontato e che sfocia quasi nel melodrammatico.
All’ottima base di partenza del film, in cui risaltano le prove attoriali di tutto il cast, che ancorano lo spettatore allo schermo, avrebbe giovato uno sviluppo maggiore del tema della perdita delle facoltà mentali e la completa dipendenza da un’assistente a domicilio che potrebbe essere una sadica.
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