
Per la rubrica in collaborazione con la piattaforma streaming horror HODTV oggi proponiamo la recensione di Ghost stories 1: Walking with the Dead, presente in catalogo su https://hodtv.net/?idPr=WH96P
Asylum The Lost Footage Recensione – Prodotto dalla Vizimo Films nel 2013 e diretto dall’apprezzatissimo Dan T. Hall (per chi se le fosse perse, abbiamo pubblicato anche le recensioni della serie delle ghost stories dello stesso regista ), Asylum – The lost footage è un mockumentary che si basa sul ritrovamento, al momento della demolizione di un manicomio nel 1994, di una pellicola che mostra alcuni cacciatori di fantasmi avventurarsi per i reparti animati da presenze sovrannaturali.La troupe di ghost hunters va alla ricerca della Lady in White, uno spirito malevolo responsabile di alcune sparizioni già documentate e che pare infestare i corridoi dell’istituto mentale.
Dopo un warning a tutto schermo, che spiega allo spettatore il come e quando è stata ritrovata la pellicola, un gruppo di esperti, tra cui poliziotti e medici, lo guida attraverso il caso – ormai diventato “freddo” – e le presenze che infestavano la struttura del manicomio. Questa introduzione, ricorda a tratti quella usata anche in Antrum (il film maledetto più famoso degli ultimi anni, chiamato anche “The Deadliest Film Ever Made”) ed è ugualmente efficace per dare quel sapore più realistico al lungometraggio.
Le clip ritrovate appaiono numerate, e si intervallano ai commenti del gruppo di esperti, dando un buon ritmo alla narrazione, con spiegazioni della vita dell’ospedale e dei suoi abitanti, dai pazienti ai medici.
Per quanto sia apprezzabile che i ragazzi portino, all’interno del manicomio, delle mascherine per proteggersi (perché anche in un film horror la sicurezza è importante), la performance attoriale del gruppo di ghost hunters non è particolarmente convincente. Più apprezzabili invece gli sforzi per rendere professionali gli esperti, soprattutto il detective a capo del caso, e ancora di più le clip d’epoca che strappano sempre un brivido per i temi trattati.
Per quanto riguarda gli effetti paranormali, oltre agli evp e alle voci distorte che creano un’atmosfera coerentemente inquietante (e che i protagonisti ignorano, come tutto il resto dei segnali che li invitano poco cordialmente a uscire dalla struttura), gli sforzi per mostrare le presenze non sono altrettanto efficaci, ed anzi sembrano in alcuni casi quasi esasperati, spezzando l’atmosfera di tensione.
Più si procede verso la fine del lungometraggio, più gli effetti di distorsione sul file del footage si fanno presenti, con alcune scene di luce molto intensa e lampeggiante e suoni a frequenza particolarmente alta.
Apprezzabile il tentativo, soprattutto per una produzione indipendente, di creare un prodotto che combini il mockumentary, il ghost hunting e la possessione, peccato però non sia completamente riuscito, finendo per lasciare una sensazione di insoddisfazione al termine della visione.
– Asylum The Lost Footage Recensione –
Michelle Bianchetti