Profondo rosso è un film del 1975 diretto da Dario Argento.
La storia parla di una serie di omicidi in cui il pianista jazz Marcus Daly si trova suo malgrado coinvolto e sui quali decide di indagare fino a un drammatico epilogo.
Questo film è una pietra miliare del cinema italiano della seconda metà del 900 e anche uno dei film più famosi di Dario Argento. Il film segna il passaggio dalla fase thriller del regista a quella horror, le atmosfere inquietanti sono sottolineate dall’incredibile musica del gruppo “Goblin” e la colonna sonora è diventata nel corso degli anni famosissima oltre che ripresa e rimodellata in tantissimi altri film.
Il film, inoltre, risente della particolare situazione affettiva di Argento, che si era appena separato da Marilù Tolo, con cui aveva convissuto per un anno, Argento ricorda quel periodo come ricco di creatività.
Il titolo del film doveva essere “La tigre dai denti a sciabola” ma alla fine optarono per “Profondo rosso” data la grande quantità delle tinte rosse all’interno del film.
Una perla interessante è che Dario Argento fece leggere la prima bozza del film al padre e al fratello che erano anche i produttori e inizialmente loro ebbero tanti dubbi perché lo ritenevano troppo strano ma dopo il successo del film dovettero ricredersi.
In quasi tutti i i film di Dario Argento un punto fondamentale è la memoria, quanto sia volubile e fragile perché quando accade un fatto e un gruppo di persone osserva ognuno di loro avrà una versione differente dell’accaduto, Dario Argento gioca moltissimo su questo e sa guidare l’attenzione e lo sguardo dello spettatore dove vuole lui confondendolo.
Colombotto Rosso è l’autore dei quadri con i volti appesi in casa della sensitiva Helga Ullman.
Profondo rosso è un capolavoro da avere nella propria cineteca sempre.